Gli Antibiotici
Ciò che non dovremmo più usare e che invece viene abitualmente prescritto o auto-somministrato. Talvolta per nulla, talvolta per eccesso o per paura. Un uso che dura da quando esistono gli antibiotici e che causa, fra le altre cose, una sempre maggiore resistenza agli antibiotici stessi. La qual cosa diventa un’altro importante motivo per evitarli.

Abuso e autoprescrizione
📌 Dati italiani e europei:
- >50% delle donne assumono antibiotici senza urinocoltura
- 1 donna su 3 si auto-prescrive un antibiotico già usato in passato
- Fosfomicina è l’antibiotico più autoprescritto, ma con rischio di fallimento se usato senza diagnosi
📉 Il Rapporto AIFA 2023 evidenzia che oltre il 25% dell’uso degli antibiotici in ambito extraospedaliero in Italia è inappropriato o empirico, con impatto clinico e microbiologico negativo
Effetti collaterali degli antibiotici usati per la cistite
Antibiotico |
Effetti collaterali comuni |
Fosfomicina |
Nausea, diarrea, rash |
Nitrofurantoina |
Nausea, epatotossicità rara, tossicità polmonare |
TMP-SMX (Trimetoprim-Sulfametossazolo) |
Rash, iperkaliemia, fotosensibilità |
Fluorochinoloni |
Tendinite, disbiosi intestinale grave, neuropatie |
Amoxicillina + Clavulanato |
Diarrea, candidosi vaginale, allergie |
Cefalosporine |
Diarrea, disbiosi, candidosi vaginale |

Antibiotico-resistenza e danni da uso ripetuto
📉 Resistenze crescenti:
- Escherichia coli:
- 25–30% resistente a TMP-SMX
- 10–15% resistente a fluorochinoloni
- UPEC produce biofilm che aumenta la tolleranza agli antibiotici
L’uso ricorrente crea pressione selettiva → selezione di ceppi MDR (multi-drug resistant)

La conclusione
L’antibiotico resta uno strumento classico (ma è veramente utile?) per la cura della cistite, ma il suo abuso, soprattutto in forma autoprescritta o ripetitiva, è dannoso: accelera le resistenze, altera i microbiomi e favorisce la cronicizzazione.
Un approccio più razionale, preventivo e personalizzato, che includa esami, educazione e supporti naturali, è oggi necessario per la gestione a lungo termine.
Ovviamente qui si va oltre e si mette in dubbio, e con molte ragioni, anche il suo USO in prima battuta, come illustrato su questo sito.
Disclaimer medico e informativo
Le informazioni contenute in questo sito hanno finalità esclusivamente informative e divulgative e non intendono sostituire in alcun modo il rapporto diretto medico-paziente, né la visita specialistica.
Eventuali riferimenti a principi attivi, integratori o prodotti commerciali (farmacologici o non) hanno scopo puramente esemplificativo e non costituiscono promozione o raccomandazione all’acquisto o all’uso.
In quanto medico iscritto all’Ordine, l’autore non ha rapporti di interesse economico con le aziende menzionate, né intende in alcun modo influenzare le scelte terapeutiche dei pazienti.
Ogni decisione clinica o terapeutica deve essere assunta esclusivamente in sede di valutazione medica personalizzata.